Pagina per il calcolo della distanza tra due punti, nel nostro caso utilizzeremo il programma per determinare la distanza tra il sisma e il sismografo e il tempo impiegato le onde sismiche per raggiungere i sensori che agiscono sui grafici del cilindro virtuale (il calcolo riguarda sia le Onde Primarie che le Onde Secondarie considerando la velocità media delle stesse). Leggere le note a piè di pagina.
Note:
Da tenere presente che:
- le ONDE PRIMARIE si propagano nei solidi con velocità variabili da 3 a 7 Km/s (secondo la composizione del terreno) nei fluidi viaggiano a una velocità molto inferiore (circa 1.5 Km/s);
- le ONDE SECONDARIE si propagano nei solidi (secondo della composizione del terreno) da 1 a 4 Km/s e non hanno propagazione nei fluidi (considerare che il nucleo liquido terrestre è pari alla metà del diametro del nostro pianeta).
Da dedurre che il calcolo del tempo è molto approssimativo anche in funzione della diversa velocità di attraversamento dei vari tipi di solidi. Il risultato pertanto vuole essere solo una indicazione di massima per il calcolo dei tempi di ritardo e plausibile solo per distamze non superiori a 600 chilometri.
Considerazioni:
In seguito ad una sollecitazione tellurica otterremo sempre almeno due treni di onde che raggiungeranno un sismografo in tempi diversi, le onde longitudinali dette anche onde Primarie e le onde trasversali dette anche onde Secondarie.
Da questo possiamo dedurre che il tempo di ritardo tra l'arrivo di un'onda Primaria e un'onda Secondaria può essere utilmente impiegato per localizzare l'epicentro di un terremoto. Quindi avremo:
Distanza da sisma = Differenza tra i tempi di arrivo delle Onde P e Onde S moltiplicato{ (Velocità onde P moltiplicato Velocità onde S)diviso(Velocità onde P più Velocità onde S) }.
In questo modo possiamo però solo disegnare un cerchio con la distanza dal sisma il cui punto può essere compreso nei 360°. Per il calcolo esatto sono necessari almeno tre simsografi che, con scambio di informazioni, possono triangolare le coordinate del terremoto, (molto simile al sistema di rilevamento GPS dei satelliti).
Da ricordare che qusto non si applica alla misurazione della distanza sopra riportata in quanto questa indica una distanza in superficie ma le onde Primarie e le onde Secondarie in caso di sismi molto lontani attraversano il nostro pianeta passando al suo interno.
Zona 1 - E’ la zona più pericolosa. La probabilitá che capiti un forte terremoto é alta.
Zona 2 - In questa zona forti terremoti sono possibili.
Zona 3 - In questa zona i forti terremoti sono meno probabili rispetto alla zona 1 e 2.
Zona 4 - E’ la zona meno pericolosa: la probabilità che capiti un terremoto é molto bassa.
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